lunedì 26 dicembre 2011

Une petite société mauvais

Tempo fa ho affrontato un'amara quanto inutile discussione in merito al problema dell'immigrazione e dell'integrazione dei cittadini extracomunitari e non. I miei interlocutori erano due ragazze del PDL che, credo, bene esprimono l'idea che la grossa parte del volgo italico ha della situazione e quali siano le soluzioni prospettate. Ora la cosa in sé tragica è che tali opinioni sempre più spesso si riscontrano in persone culturalmente fornite (le due frequentano entrambe l'università, per quel che vale) e provenienti da aree politiche e sociali che assai inaspettatamente assumono posizioni xenofobe. Insomma, passi la Lega, che interpreta le più basse pulsioni della gente da bar (come dice Umberto Eco: "cos'è il leghismo, se non la storia di un movimento che non legge?"), ma altri partiti e altre estrazioni dovrebbero avere sensibilità diverse. C'è, evidentemente, un po' di Lega in ognuno di noi. Il razzismo è diventato endemico, e piglia tutti, c'è poco da fare.
Il discorso è inevitabilmente andato a finire sull'argomento moschee. Con il pretesto di "difendere" i valori e le tradizioni cristiane, molti sedicenti coscienziosi hanno più volte ribadito che no, non si hanno da fare. Ora, per quanto la Chiesa abbia molti difetti, un pregio che le va riconosciuto è quello di battersi per la fratellanza e l'integrazione, anche in Italia. Se è la stessa Chiesa ad affermare con forza che la libertà religiosa va protetta e diffusa, dovrebbe essere evidente a chiunque che chi si propone quale paladino (con tanto di elmo e armatura verde) della cristianità, non può poi sostenere tesi ad essa contrarie. Figurarsi. L'ipocrisia è la grande Regina di questa nostra società. Ella può, con un cenno, far mutare orientamenti e convinzioni, valori e morali. Le evoluzioni da saltimbanco che si sono viste al tramonto dell'età berlusconiana ne sono testimonianza. Non sono certo l'unica. Mancano, temo, le qualità che i patrioti risorgimentali auspicavano per l'Italia. La buona volontà, la ricerca del bene comune, il senso di sacrificio per ideali più alti del proprio benessere. Recita un'iscrizione affrescata sul soffitto di Palazzo Madama: (Italia) Sei libera, sii grande. Più che altro l'Italia in diverse fasi di questi 150 anni ha cercato di essere grossa. Grossa quando vaneggiava otto milioni di baionette, quando negli anni del boom imitò modelli che non le appartenevano, quando cominciò a pensare che il ladro è furbo e l'onesto è scemo. Il progressivo deteriorarsi della classe politica della Repubblica ha testimoniato e insieme plasmato il parallelo declino della stessa società. Così si è potuti passare senza strappi dall'essere popolo di migranti, laceri e discriminati, a popolo di leghisti, in Mercedes o con le toppe ai pantaloni, poco importa. Quando si parla di immigrati, siamo tutti d'accordo. Mica facile, in quest'Italia.






4 commenti:

  1. Bello il pensiero... e sono completamente d'accordo con te. Maaa... purtroppo dalle immagini non riesco a leggere nulla!! :(

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  2. Eppure, relativamente al post precedente, queste dovrebbero studiare Fisica. Un grande esercizio di umiltà prima di tutto. Pensi di aver capito una cosa con tanta certezza? LOL. Ogni granellino di conoscenza che metti in saccoccia è un mare che ti si spalanca davanti, e questo insegna che la verità si raggiunge solo dopo aver molto studiato, molto ascoltato e letto attentamente opinioni altrui, molto riconsiderato il proprio punto di vista, da molte angolazioni diverse, e che nonostante tutto anche quando credi di averle provate tutte ne manca ancora una, talmente banale che ti senti un coglione a non averci pensato. Per questo non credo che esistano fisici leghisti: difficile che la prima cosa che la pancia ti dice, la più semplice, sia quella giusta. Ammesso che ne esista una.

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  3. No. Non studiano fisica.
    In realtà condivido appieno quello che scrivi. Lo ho ribadito anche nel mio post "Fisica". Il dubbio è fondamentale al fisico. Lo spirito critico ci dovrebbe contraddistinguere, proprio perché capiamo che gli assoluti non esistono.

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